Si ricordare l’importanza, in sede di eventuale controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate, di poter dimostrare l’utilizzo in “modalità 4.0” dei macchinari che hanno usufruito  dell’iperammortamento o del credito d’imposta 4.0.

In particolare si rileva che non è sufficiente che il bene 4.0 possieda i requisiti 4.0 all’atto della sua interconnessione ma deve mantenerli anche successivamente. A tale proposito l’Agenzia delle Entrate si è espressa nella sua risposta n. 394/2021 che riporta:

“Da ultimo, appare anche opportuno ricordare, in via generale, che il rispetto delle 5+2/3 caratteristiche tecnologiche e del requisito dell’interconnessione, dovranno essere mantenute in essere per tutto il periodo di godimento dei benefici 4.0.
Al riguardo, si precisa che, ai fini dei successivi controlli, dovrà essere cura dell’impresa beneficiaria documentare, attraverso un’adeguata e sistematica reportistica, il mantenimento, per tutto il periodo di fruizione dei benefici, delle caratteristiche e dei requisiti richiesti.”.

In caso di dubbi sul corretto funzionamento del macchinario che è stato acquisito con iperammortamento/credito d’imposta 4.0, considerato che esulano ovviamente dalle nostre competenze le valutazioni techiche/ingegneristiche necessarie, è estremamente opportuno contattare la società/professionista che  ha curato a suo tempo la perizia al fine di effettuare apposita verifica, anche considerati gli ingenti importi di credito d’imposta/iperammortamento che queste agevolazioni normalmente comportano.

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