La legge approvata in data 21 maggio 2015 dal Senato ha inasprito le sanzioni sul falso in bilancio, prevedendo la cancellazione delle soglie di rilevanza penale, l’estensione dell’area dei delitti,  le forme di attenuazione delle misure o forme di non punibilità nei casi meno gravi, sanzioni pecuniarie più pesanti a carico delle società che hanno tratto beneficio del delitto e procedibilità d’ufficio.

Nel caso delle società quotate sono previste sanzioni fino ad 8 anni di reclusione.

In presenza di condotte concretamente idonee a indurre in errore nelle comunicazioni sociali relative a società non quotate, si potranno verificare tre ipotesi:

– la reclusione da 1 a 5 anni;

– la reclusione da 6 mesi a 3 anni, in presenza di fatti di lieve entità

– la non punibilità per particolare tenuità in base alla valutazione del giudice.

 

 

Stampa Articolo