A seguito delle modifiche introdotte dal D.Lgs. 151/2015 e del Decreto Ministeriale 15.12.2015, tutti i dipendenti che vorranno rassegnare le dimissioni, e quindi interrompere unilateralmente il rapporto di lavoro, saranno tenuti a seguire una particolare procedura telematica a partire dal 12 marzo 2016.

La procedura dettata dal decreto sarà obbligatoria, ai fini dell’efficacia dell’atto, anche a fronte di risoluzione consensuale del rapporto mentre sono escluse:

  1. dimissioni o risoluzioni consensuali del rapporto di lavoro presentate dalla lavoratrice nel periodo di gravidanza o durante i primi tre anni di vita del bambino, in quanto le dimissioni devono essere convalidate presso la Direzione Territoriale del Lavoro competente;
  2. dimissione di un lavoratore domestico;
  3. recesso durante il periodo di prova previsto per iscritto nel contratto di lavoro;
  4. rapporti di lavoro marittimo e pubblica amministrazione.

Il mancato rispetto delle forme di legge, comporterà l’inefficacia delle dimissioni con il conseguente protrarsi del contratto di lavoro fino alla data in cui il modello telematico verrà presentato. In quest’ultimo caso, il datore di lavoro dovrebbe invitare il dipendente a compilare il modulo nella forma e modalità telematica: in caso di inadempienza, anche dopo regolare invito, e quindi nel caso di assenza ingiustificata, non resta altra via che procedere a un licenziamento disciplinare, previa contestazione degli addebiti.

La nuova procedura prevede che il lavoratore:

  • compili un apposito modulo disponibile nel sito www.lavoro.gov.it;
  • il modulo compilato verrà inviato all’indirizzo PEC (posta elettronica certificata) o di posta ordinaria del datore di lavoro e trasmesso alla Direzione Territoriale del Lavoro territorialmente competente;
  • entro 7 giorni successivi l’avvenuto invio del modulo telematico, il lavoratore ha la facoltà di revocare le proprie dimissioni, con le medesime modalità telematiche.

 Il lavoratore ha la possibilità di svolgere suddetti adempimenti:

  • in autonomia registrandosi sia al sito INPS e richiedendo l’apposito PIN, sia la portale ClicLavoro.gov.it, ove è disponibile il modello telematico;
  • con l’assistenza di intermediari abilitati: patronati, organizzazioni sindacali, enti bilaterali e commissioni di certificazione.
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