Si ricorda che lo split payment, che si applica alle fatture emesse nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni e alle società da esse controllate, comporta l’emissione di fatture che riportano l’Iva ordinaria applicata ma anche la dicitura “scissione dei pagamenti” e il cliente bonificherà solo l’importo imponibile della fattura senza Iva. L’iva verrà successivamente versata direttamente dalla Pubblica Amministrazione o dalla società controllata dalla Pubblica Amministrazione, mentre il fornitore in sede di liquidazione Iva non verserà l’imposta riferita a tali operazioni.

Le fatture elettroniche emesse verso Pubbliche Amministrazioni (ad esempio il Comune) dovranno essere nel formato specifico delle PA, con possibilità da parte dell’Ente di rifiutare la fattura entro 15 giorni dalla ricezione (se entro tale termine non viene rifiutata, per silenzio assenso si intende accettata).

Le fatture elettroniche emesse invece nei confronti di società controllate da Pubbliche Amministrazioni (Spa, Srl, ecc.) dovranno rispettare il formato delle normali fatture elettroniche indicando sempre che si tratta di operazioni in split payment e non è prevista una procedura elettronica di rifiuto della stessa.

Sotto si riportano i links da cui è possibile verificare se un soggetto è considerato Pubblica Amministrazione o comunque una società soggetta allo Split Payment (si tratta di due elenchi distinti):

ELENCO PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

ELENCO SOCIETA’ CONTROLLATE DA PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 

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